Quando ho incontrato Vanda, facevo yoga già da molti anni a Firenze.
Il mio incontro con lei e la sua accettazione di me come studente mi hanno portato lentamente in un nuovo mondo, rivoluzionario e intenso.
In questo tipo di insegnamento non c’era posto per usare la forza, spingere, tirare, né si doveva fare una posizione a tutti i costi. Il corpo era semplicemente invitato a sfruttare la forza di gravità, e questo liberava la spina dorsale.
Che novità mai immaginata!
All’inizio io ero solo una pioniera ignorante, che faceva di tutto per seguire Vanda, che faceva da apri pista, correndo su un territorio che lei stessa ha scoperto, e che non era mai stato esplorato prima.
Per me è seguito un lungo periodo di transizione, dove ho dovuto disimparare, disfare – undoing, come diceva Vanda.